Webinar Libellula: “Genere, potere e leadership” 10.06.2021
11 giugno 2021
Ieri 10 giugno abbiamo discusso con le aziende del network di genere e potere con Marisa Quintili (Psicologa, Coach, Esperta di benessere organizzativo e sviluppo personale).
Qual è il contesto in cui si muovono oggi le donne in azienda, e in cui sono chiamate a esprimere il loro potere? Esiste davvero uno stile di leadership ‘maschile’ e uno ‘femminile’? Queste le principali domande a cui abbiamo cercato di rispondere insieme.
Il concetto di “potere” viene tradizionalmente spiegato come capacità di influire sul comportamento altrui, oppure possibilità di far valere la propria volontà anche di fronte a un’opposizione: definizioni che hanno poco a che fare con il genere di appartenenza.
Ma cosa ci dicono i dati sulla relazione tra donne e potere? Che la loro presenza nel mondo politico è in crescita, ma sono ancora ben lontane dal ricoprire in modo paritario ruoli e responsabilità. Anche nel mondo aziendale l’accesso delle donne alle posizioni di vertice, nonostante lenti miglioramenti, resta ancora basso.
Stereotipi di genere e barriere culturali ancora presenti sono una chiave di lettura per spiegare il motivo per cui il potere politico, professionale ed economico sia destinato ancora prevalentemente agli uomini, e quello “familiare” invece rimanga prerogativa femminile: ragazzi e ragazze ricevono culturalmente input molto differenti rispetto al potere e alla sua gestione, che penalizzano le bambine, le ragazze e le donne poi.
La leadership che oggi ci circonda, dentro e fuori le organizzazioni, è una leadership connotata al maschile e agita per la maggioranza da uomini: un modello basato su competizione, autorità, controllo e presenza. Il risultato è che spesso molte donne di valore e talento si autoescludono dalla corsa al potere o si conformano allo stile predominante, perdendo le specificità dei comportamenti e il valore della diversità.
Innanzitutto è fondamentale superare il pregiudizio che le donne non siano in grado di avere un ruolo di guida in ambito extra familiare o che non siano interessate ad averlo. Disporre poi di nuovi modelli di leadership che siano più vicini alle attitudini, sensibilità e risorse al femminile è un ulteriore, fondamentale, elemento facilitante: una leadership positiva, empatica e inclusiva.
Un nuovo stile di leadership che, in ultima analisi, potrebbe e dovrebbe essere modello per tutt*, indipendentemente dal genere di appartenenza, per guidare le persone e attivare dei cambiamenti.
"In futuro, non ci saranno leader femminili. Ci saranno solo leader." (Sheryl Sandberg)